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Lavoro in team: perché si e perché no

Lavoro in team: perché si e perché no


Lavoro in team: perché si e perché no

Nelle aziende una delle maggiori skills attualmente ricercate è proprio il lavoro in team. 

All’interno delle organizzazioni ci sono una moltitudine di gruppi di lavoro, che comunicano con tutti i reparti interni e in altre sedi, con clienti e fornitori,  con stabilimenti esteri.

Pertanto esser capaci di lavorare in squadra per raggiungere lo stesso obbiettivo è diventato essenziale.

E, inoltre, durante i processi di selezione si tende a misurare quest’attitudine, ovvero a capire se ci possa essere compatibilità caratteriale con il contesto lavorativo in cui il candidato verrà inserito.

Gli aspetti positivi del lavoro in team

Sicuramente lavorare in team ha i suoi pro e i suoi contro, e oggi vogliamo provare a capire quali sono.

Iniziamo dagli aspetti positivi.

Quando si lavora in team i tempi di lavoro sono meno distesi, infatti è oggettivamente più rapido concludere un lavoro contribuendo in più risorse, a patto che ognuno abbia chiari ruolo, tempi di esecuzione ed obiettivo finale.

Il lavoro di squadra aiuta e favorisce la condivisione di idee, suggerimenti ed esperienze. Senza dubbio lavorare in team implica che più risorse stiano monitorando l’avanzamento di uno o più lavori, pertanto è possibile che possano nascere suggerimenti su come migliorare il prodotto finito o in fase di realizzazione. 

Diversi spunti possono nascere anche da esperienze pregresse in altri contesti lavorativi che, oltre ad apportare un miglioramento al lavoro nell’immediato, arricchiscono il bagaglio tecnico delle singole risorse.

All’interno di un team di lavoro, ci sono sempre delle figure di riferimento che possono fornire supporto, soprattutto per neoassunti e colleghi più junior. Più punti di riferimento, più spunti, significa anche avere il vantaggio di più occhi e più teste sullo stesso lavoro che possano supervisionare tutti i processi. Le relative fasi sono più controllate, sempre nel rispetto dei tempi di esecuzione e di consegna.

Un altro aspetto fondamentale del lavorare in team è l’aspetto relazionale. Bisogna ipotizzare che nella squadra ci siano risorse che abbiano una spiccata attitudine relazionale: questo, nella maggior parte dei casi, può contribuire ad un ambiente di lavoro sereno e produttivo, e, perché no, alla nascita di nuove amicizie.

Non tutti gli aspetti negativi vengono per nuocere

Abbiamo parlato degli aspetti positivi di lavorare in team ma ovviamente in un gruppo di lavoro ci sono anche aspetti negativi, a cui, però, è possibile porre rimedio.

Un team senza processi ben definiti e fluidi allungherà i tempi di lavoro notevolmente. Lavorare in squadra tendenzialmente riduce le tempistiche di esecuzione, ma solo qualora i processi siano ben conosciuti da tutti.

In caso contrario, si potrebbero generare confusione, errori, ritardi, ma soprattutto “spreco” di lavoro da parte delle risorse coinvolte.

Anche la mancanza di metodo, ordine e precisione non aiuta. Durante i processi di selezione, infatti, è fondamentale indagare anche su questi aspetti, a maggior ragione se si tratta di ruoli le cui attività sono ad alto rischio con ridottissimo margine d’errore.

L’orientamento all’obiettivo è un altro aspetto fondamentale. L’assenza danneggerebbe considerevolmente il lavoro dell’intera squadra. Svolgere il proprio compito conoscendo lo scopo finale da senso alla singola iniziativa, ma bisogna essere capaci di mantenere il focus sull’obiettivo, in modo da non disperdere inutilmente tempo ed energie.

Non avere un ruolo all’interno del gruppo crea confusione tra i membri, pertanto, quando si deve formare una squadra, bisogna aver chiaro il compito di ciascuno dei componenti. In questo modo ognuno conosce la propria attività, ma anche quelle degli altri, evitando ripetizioni e sovrapposizioni.

Insieme a questo aggiungiamo che non avere spiccate capacità relazionali può creare delle difficoltà all’interno del team, sia a livello di clima che di comunicazione interna. 

È vero, si dice che i colleghi non si scelgono, però sarebbe buona prassi, nel momento in cui si compone un team, inserire elementi che possano cooperare al meglio, interfacciandosi e supportandosi a vicenda. 

La comunicazione inoltre gioca un ruolo fondamentale nel lavoro di un team ed è un elemento dal quale non si può prescindere. 

Ecco dunque il bello e il “brutto” del lavoro in team.

Se è adatto a noi o no? Dipende dalla nostra personalità e soprattutto dalle aspirazioni.

Quanto detto sicuramente può essere di supporto per capire se il nostro posto di lavoro “ideale” è in un gruppo di lavoro e, ancor più, all’interno di un organizzazione.

E voi che ne pensate?


Luca Giannuzzi

Jr HR Consultant

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